Le cadute sul ghiaccio in inverno sono piuttosto facili e frequenti. Fortunatamente solo una piccola parte porta ad un problema serio come una frattura od un trauma, tuttavia i disturbi che si possono accusare in seguito possono essere comunque invalidanti.
Le cause principali sono: camminare troppo veloce sul bagnato, sulla neve o sul ghiaccio; indossare calzature non adatte; agire con imprudenza. Molti di questi infortuni si possono evitare con semplici precauzioni.
Ecco allora alcuni consigli per evitarle:
1. Indossare scarpe con suola profilata
Indossare scarpe con suola profilata antiscivolo che mantengono saldo il piede. In questo modo si avrà un buon appoggio e si potrà raggiungere senza pericoli il luogo di lavoro, per esempio. Una volta arrivati, potrete togliere gli scarponcini invernali e indossare scarpe più comode.
2. Usare ramponcini antisdrucciolo
Quando nevica è opportuno applicare dei dispositivi antisdrucciolo sulle scarpe. Per evitare di scivolare sula neve o sul ghiaccio, conviene appoggiare in modo sicuro il tallone quando si cammina. Perciò consigliamo di acquistare dei ramponcini o delle «catene» con numerosi dentini appunto nella regione del tallone. Inoltre, i ramponcini si possono riporre senza grandi difficoltà in tasca o nella borsa.
3. Attenti alle scale o alle rampe!
Le scale e le rampe ricoperte di ghiaccio sono trappole micidiali. Perciò occorre tenersi al corrimano in modo da evitare cadute con conseguenze dolorose.
4. Andare con calma
Lo stress e la fretta riducono le facoltà percettive e la concentrazione e fanno aumentare il rischio di non vedere le «trappole» in cui inciampare o scivolare. Soprattutto in inverno è utile fare il tragitto casa-lavoro senza fretta, in modo da non rischiare di finire a gambe all’aria.
5. Utilizzare le vie sgombre
Per andare sul sicuro, si raccomanda di utilizzare per quanto possibile le vie sgombre dalla neve e dal ghiaccio.
6. Prevenire il formarsi di superfici pericolose
I pavimenti bagnati o sporchi possono trasformarsi in una pista di pattinaggio. Fate in modo che sui pavimenti pericolosi vengano applicati materiali antiscivolo sia a casa che sul lavoro.
7. Fare moto
Quando si è buona forma fisica è più facile cavarsela nelle situazioni rischiose ed evitare di scivolare o cadere. Perciò è consigliabile fare moto ogni giorno.
E se si cade?
Sempre meglio non sottovalutare il problema, sopratutto se a cadere è un bambino, un anziano o chi fa uso di farmaci cortisonici o anticoagulanti.
La valutazione da parte di un professionista sanitario è quindi fondamentale. Questi dovrà dopo una accurata anamnesi valutare manualmente l’infortunato eseguendo dei test per capire se è il caso di consigliare degli esami diagnostici (come radiografie, risonanze, ecografie) o se si può già così escludere patologie serie come fratture strappi muscolari o distorsioni.
Cosa succede quando si cade?
Ci sono molte variabili da considerare nelle cadute:
- la condizione osteo-muscolare, i riflessi e le capacità atletiche dell’infortunato;
- il verso della caduta e la struttura del corpo che impatta con il terreno;
Possono quindi verificarsi fratture di polso, gomito, femore, coccigee o vertebrali. Inoltre in concomitanza od in assenza di queste ci possono essere anche delle lesioni muscolo tendinee o contusioni dei tessuti molli.
I sintomi si possono accusare subito o dopo alcune ore, se ad esempio si ha nausea o vomito, anche dopo alcuni giorni, è fondamentale recarsi in pronto soccorso per accertamenti.
Quanto tempo durano i disturbi?
I tempi variano dalla prognosi e da quando si comincia la riabilitazione (se necessaria).
Negli anziani un’altra complicazione è la sindrome ansiosa post caduta, in cui un individuo riduce movimento e attività in modo eccessivamente cauto, proprio per paura di cadere. Ciò contribuisce a ridurre la forza muscolare, favorendo una deambulazione anormale e, a lungo andare, un ulteriore aumento del rischio di cadere.
È quindi buona cosa affidarsi a personale sanitario serio e preparato per questo tipo di traumi.
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